Attributo nofollow

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Indice

Cos’è l’attributo Nofollow?

L’attributo nofollow è un componente chiave nelle strategie di ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) utilizzato dagli sviluppatori web per gestire come i motori di ricerca interpretano i collegamenti ipertestuali presenti sulle loro pagine. Questo attributo può essere assegnato all’elemento HTML “a” attraverso l’attributo “rel” per indicare che un collegamento non dovrebbe essere seguito e indicizzato dai motori di ricerca.

Esempi di nofollow

<a href="http://www.esempio.it" rel="nofollow">Esempio di NoFollow</a>

 

Scopo dell’attributo Nofollow

Gestione dei link esterni

Il principale scopo dell’attributo nofollow è indicare ai motori di ricerca di non seguire il collegamento ipertestuale specificato. Questo è spesso utilizzato per gestire i collegamenti esterni a siti web di terze parti. Ad esempio, se si desidera linkare una pagina esterna senza trasmettere “autorità” a quella pagina, si può utilizzare l’attributo nofollow.

Controllo dello Spam

Un altro scopo chiave è il controllo dello spam. L’attributo nofollow è stato inizialmente introdotto per impedire agli spammer di sfruttare i collegamenti nei commenti dei blog e in altri contesti interattivi. Ciò ha contribuito a mantenere la qualità dei link e a prevenire pratiche di manipolazione dei motori di ricerca.

PageRank Sculpting

Nel contesto del PageRank, lo Sculpting si riferisce alla pratica di distribuire intenzionalmente la page authority tra i collegamenti interni di un sito, influenzando così la distribuzione della “forza” dei link. Tuttavia, con le dichiarazioni di Google nel 2009, è diventato chiaro che l’utilizzo di nofollow per PageRank Sculpting non è più una strategia efficace.

Impatto sul Posizionamento

Mentre i link con l’attributo nofollow non influenzano direttamente il Page Rank, possono comunque avere un impatto indiretto. Per esempio, se un sito riceve molti link nofollow, potrebbe guadagnare visibilità e traffico che potrebbero, a loro volta, influenzare il posizionamento complessivo del sito nei risultati di ricerca. Ricordiamo che tramite lo strumento Disavow è possibile disconscere i link che una pagina riceve da siti web indesiderati.

 

 

Link juice e attributo NoFollow

Il termine link juice si riferisce alla forza o all’autorità che un link può trasmettere da una pagina web a un’altra. In termini più tecnici, è la quantità di valore di ranking che un link può passare attraverso il collegamento ipertestuale. Quando un sito web A collega al sito web B, parte dell’autorità di A può essere trasferita a B attraverso il link.

Se in un link viene inserito l’attributo nofollow, il motore di ricerca riceverà un chiaro segnale: i motori di ricerca di non seguiranno quel particolare collegamento e non passeranno link juice alla pagina di destinazione.

 

Google e l’evoluzione del nofollow

Nel 2005, Google annunciò che i collegamenti con l’attributo nofollow non avrebbero influenzato il Page Rank. Tuttavia, questo non significa che tali collegamenti siano del tutto inutili per il posizionamento delle pagine. Il PageRank è solo uno dei molti fattori che influenzano il ranking di una pagina, e l’assunto che i link nofollow siano completamente irrilevanti potrebbe non essere accurato.

Nel 2009, Matt Cutts di Google dichiarò che i collegamenti nofollow non sarebbero più considerati normalmente dal Googlebot per prevenire l’abuso di questa pratica nel cosiddetto “PageRank Sculpting” e per combattere lo spam.

Interpretazione da parte di altri motori di ricerca dell’attributo nofollow

Mentre Google ha adottato una posizione chiara sull’attributo nofollow, altri motori di ricerca come Yahoo!, Bing e Ask.com potrebbero avere politiche diverse riguardo all’utilizzo di questi link per il ranking. Alcuni possono seguire il collegamento, altri no, e ciò può influenzare la visibilità delle pagine su questi motori di ricerca.

 

Differenza tra Nofollow e Noindex nella SEO

L’attributo “noindex” viene utilizzato per indicare ai motori di ricerca di non indicizzare la pagina in cui è presente. Questo impedisce alla pagina di apparire nei risultati di ricerca.

Utilizzo Combinato di Nofollow e Noindex

Spesso, l’utilizzo combinato di “nofollow” e “noindex” può essere efficace per gestire la visibilità delle pagine nei motori di ricerca. Ad esempio, se si desidera evitare che una pagina con link non rilevanti venga indicizzata, si può utilizzare:

<a href="http://www.esempio.it" rel="nofollow">Collegamento con attributo nofollow</a>
<meta name="robots" content="noindex">

In questo modo, si impedisce ai motori di ricerca di seguire il link e di indicizzare la pagina stessa, contribuendo a mantenere il controllo sulla visibilità.

 

Strategie alternative e considerazioni

Se l’obiettivo principale dell’attributo nofollow è escludere l’accesso degli spider dei motori di ricerca a determinate sezioni del sito, il protocollo di esclusione robots.txt è una soluzione più diretta. Questo file consente di specificare quali parti del sito dovrebbero essere escluse dall’indicizzazione tramite le regole Allow e Disallow.

Per comprendere appieno l’impatto e l’utilizzo del nofollow, è importante considerare anche le strategie SEO che si stanno implementando e come i motori di ricerca evolvono continuamente i loro algoritmi per fornire risultati di ricerca pertinenti e di alta qualità agli utenti.

L’attributo “noindex” viene utilizzato per indicare ai motori di ricerca di non indicizzare la pagina in cui è presente. Questo impedisce alla pagina di apparire nei risultati di ricerca.